Opinioni, commenti e risultati sull'energia nucleare in Inghilterra

Nel 2009 l'energia nucleare nel Regno Unito ha generato il 17,92% dell'energia elettrica prodotta in totale nel Paese.
A marzo 2010, sono presenti in questa nazione 9 centrali elettronucleari in funzione che dispongono complessivamente di 19 reattori operativi e 8 dismessi.
Non si stanno edificando nuove centrali elettronucleari.
Vi sono anche altre 8 centrali elettronucleari chiuse, 2 con un reattore ciascuna, 4 con due reattori ciascuna e 2 con quattro reattori ciascuna.

Centrali funzionanti in europa

Politica

Conservative Party: 

I conservatori sono favorevoli all'utilizzo del nucleare. Il 10 gennaio del 2008 Alan Duncan, ministro per lo sviluppo internazionale, ha affermato che l'energia nucleare è importante per lo sviluppo economico dell'Inghilterra. David Cameron il primo ministro inglese, ha suggerito un approccio diverso verso l'energia nucleare, egli afferma che è necessario un mix tra energia nucleare ed energia rinnovabile perchè sono entrambe importanti per il futuro del paese.


Liberal Democrats
I liberaldemocratici criticano la posizione dei conservatori sul nucleare, e credono che non si dovrebbe costruire nuovi impianti nel Regno Unito. Steve Webb afferma che c'è il rischio che concentrandosi sulle centrali nucleari, si comprometta  la possibilità di trovare delle soluzioni più sostenibili e sicure, "dovremmo concentrare i nostri sforzi sulle energie rinnovabili per un risparmio energetico maggiore ".


Opinione pubblica

Negli anni '90 la preoccupazione del nucleare è stata sollevata nel Regno Unito, grazie a una ricerca che affermava l'aumento di leucemia per i bambini che vivevano intorno agli impianti nucleari. Le famiglie dei bambini colpiti si riunirono e chiesero di effettuare degli studi sull'effetto delle centrali. Questi non hanno trovato prove di un incremento di tumori infantili, ma hanno trovato un eccesso di leucemie e linfomi infantili.nei pressi degli impianti di Sellafild e Burghfield. 

Riportiamo una tabella della ricerca effettuata intorno agli impianti di Sellafild sulle preoccupazioni della popolazione.

Scienza

Pro nuclear power
 
L'avvertimento è arrivato in una dichiarazione congiunta dal presidente della Royal Society, Lord May di Oxford, e vice-presidenti professori David Wallace, Patrick Bateson, John Enderby, e Julia Higgins. Nessuna nuova centrale nucleare è in costruzione nel Regno Unito. Il Regno Unito non sarà in grado di tagliare le emissioni di gas serra senza nuove centrali nucleari, Accademia delle Scienze cima del paese ha messo in guardia. La Royal Society ha sollecitato il governo a mostrare "coraggio politico" nel suo prossimo Libro bianco in materia di energia, e prendere una decisione chiara sul futuro del nucleare. Senza l'energia nucleare, la Gran Bretagna avrebbe dovuto fare sempre più affidamento sui combustibili fossili, con conseguente aumento delle emissioni di anidride carbonica e le conseguenze catastrofiche del riscaldamento globale. Il Libro bianco deve dimostrare un pensiero su come garantire un approvvigionamento sicuro di energia a prezzi accessibili. La Gran Bretagna riceve attualmente circa un quarto della sua energia dal nucleare, ma le sue 16 stazioni raggiungeranno la fine della loro vita lavorativa in circa 30 anni, e vi è una moratoria sulla costruzione di nuovi impianti.
"Nel breve-medio termine, è difficile vedere come possiamo ridurre la nostra dipendenza dai combustibili fossili, senza l'aiuto del nucleare"
Gli scienziati affermano che la crescita nel settore delle energie rinnovabili come il vento, onde e l'energia solare non sarà abbastanza veloce per compensare la perdita di capacità derivante dalla graduale eliminazione del nucleare.

Contro nuclear power

In Inghilterra è presente un movimento contro lo sviluppo dell'enegia nucleare esso afferma che i problemi sono:

  • gli incidenti nucleari; 
  • il problema dello smaltimento degli scarti
  • "nuclear proliferation" la possibilità che con il proliferare di impianti nucleari aumenti anche la possibilità di possedere armi atomiche
  • gli alti costi di costruzione degli impianti
  • le centrali sono un possibile bersaglio di attacchi terroristici
  • aumento della preoccupazione civile (rischio di leucemia, di attacchi terroristici ecc...)

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